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Vertical Farm Made In Italy

Due parole con Agricola Moderna.


Agricola Moderna nasce a Milano nel 2018 dall'idea di Pierluigi Giuliani e Benjamin Franchetti. L’azienda produce in idroponica ortaggi a foglia con un metodo sostenibile e a basso impatto ambientale. I suoi prodotti a km0, nickel free e residuo 0 sono disponibili in alcuni punti vendita Carrefour di Milano e sull’eCommerce di Cortilia.



1. Quali varietà coltivate e perché questa scelta?

Cresciamo diverse varietà di baby leaf che vendiamo a Carrefour e Cortilia in 3 mix di insalate: Baby Lattuga (Lattughini verdi), Japanese Mix (Spinacino giapponese, Senape wasabina, Lattughino romano verde, Tatsoi), Spicy Mix (Senape riccia, Lattughino romano verde, Red Mustard). Ad oggi abbiamo optato per le baby leaf perché ci sembrava il prodotto giusto per entrare nel mercato, bilanciando varietà nuove con alcune familiari ai consumatori. La nostra ricerca e sviluppo testa continue nuove varietà a foglia tra cui le aromatiche.

2. Quali sono le innovazioni e le tecnologie che avete adottato che vi hanno permesso di realizzare la vertical farm?

La nostra innovazione nasce dall'intersezione di tre settori: Agronomia, Ingegneria e Data. Il grande numero di dati raccolti insieme al know-how agronomico ci permette di ottimizzare la nostra struttura di crescita.

3. Le ricerche che state portando avanti in che direzione vanno? Automazione e robotica, controllo remoto, genetica…

Tutto. Abbiamo un team di R&D composto da agronomi, ingegneri, data scientist che si occupa di diversi aspetti. In generale, possiamo dire che vogliamo ottenere il massimo della qualità del prodotto con il minimo dispendio di energie: questo si traduce nell’ottimizzazione dei sistemi di crescita, di movimentazione, e nel migliorare il gusto e le rese.

4. Quali professionalità/professioni ruotano intorno a questa nuova agricoltura?

Tantissime. Agronomi e ingegneri naturalmente, ma anche data scientist per la parte di R&D, controllo qualità e marketing legati alla parte commerciale. Noi siamo un team multiculturale, oltre che multidisciplinare, abbiamo ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo che lavorano fianco a fianco con cervelli italiani rientrati apposta per far parte di questo progetto.

5. In Italia siete pionieri, è l’estero che vi ha fatto scuola?

Sicuramente all’estero, specialmente negli USA, questo metodo è diffuso da tempo. Naturalmente siamo partiti da lì, ma abbiamo sviluppato molte cose internamente e puntiamo a diventare una best practice anche all’estero, esportando anche in questo campo il made in Italy non solo a livello di prodotto ma anche di know how.

6. Cosa chiedereste alla politica e alle amministrazioni per poter agevolare l’agricoltura urbana in vertical farm?

Sarà sicuramente importante regolamentare il vertical farming come processo riconosciuto per comunicarlo bene al consumatore finale.

7. Come è stato l’incontro con i giganti della GDO?

Difficile, sicuramente. Complice anche il fatto che siamo partiti in pieno lockdown. Ma c’è stato grande interesse da parte loro nell’introdurre un prodotto innovativo come il nostro, e le cose stanno andando sempre meglio. Ad oggi siamo in 8 punti vendita Carrefour su Milano ma vendiamo anche a Cortilia, un mercato online molto promettente.

8. Quali sono i piani per il futuro?

Stiamo già guardando avanti. Vogliamo costruire un impianto ancora più grande di questo, sempre alle porte di Milano. Poi si vedrà: magari altre città italiane, magari l’estero.


Intervista a Pierluigi Giuliani, CEO e Co-founder di Agricola Moderna.


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