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IA, IA dappertutto

La rapidità con cui le applicazioni di intelligenza artificiale si stanno moltiplicando in ogni settore è impressionante. Le tecnologie di IA interessate sono diverse, anche se quelle in questo momento sotto i riflettori sono soprattutto quelle generative che creano nuova informazione (alcuni direbbero espressione di informazione) dopo essersi istruite su basi di conoscenza più o meno strutturata.



Personalmente sono rimasto impressionato da un’applicazione, Pactum, che è in grado di condurre trattative commerciali in modo autonomo con un gran numero di controparti contemporaneamente, anche migliaia. Pactum è il nome della società, con sede a Mountain View in California, mentre il prodotto si chiama Negotiation Suite. Non è una soluzione per tutte le trattative, ma si concentra sui contratti di fornitura, che per una grande azienda (la soglia sono 5 miliardi di dollari di fatturato) rappresentano la parte centrale e la coda lunga della curva di distribuzione degli acquisti, sia per valore che per strategicità. Di solito questi contratti di acquisto vengono negoziati o rinegoziati senza grande attenzione per questioni di tempo e di risorse professionali. Pactum stima che una grande azienda spenda il 20% del proprio budget in questo tipo di accordi. Con l’uso della Negotiation Suite, l’azienda invece afferma di poter provare un risparmio dal 4 all’11% delle cifre spese su quel tipo di contratto.


La Negotiation Suite è costituita da un motore di negoziazione e da un’interfaccia verso il fornitore che si basa su un chatbot. Il buyer aziendale determina alcuni parametri (alla cui definizione l’IA contribuisce con informazioni sui trend storici, sulle condizioni note offerte dai concorrenti del fornitore, ecc.) e, una volta in possesso dei valori massimi del prezzo e di altri parametri (tempi di consegna, pagamenti, dimensioni dei lotti, ecc.), inizia in autonomo la negoziazione. Le aziende che hanno adottato Pactum (quelle dichiarate sono Walmart, Maersk, che è anche investitore, e il distributore di materiale elettrico Wesco) riportano un accorciamento significativo dei tempi di negoziazione e un risparmio coerente con le previsioni. Una volta raggiunto l’accordo (che viene definito sulla base di parametri flessibili come, ad esempio, prezzo più basso ma pagamenti rapidi) la suite in automatico prepara le “carte” e procede ad emettere l’ordine, ad allocare il budget e a programmare i pagamenti.



Pactum non è la sola azienda che fornisce strumenti simili. È noto che Amazon utilizza una IA per le interazioni con alcune categorie di fornitori, ma non si sa con precisione quale sia. Personalmente non ho informazioni su una IA di vendita utilizzabile da un fornitore nelle trattative verso una grande azienda, ma penso sia solo questione di tempo. Un tempo breve perché la IA generativa esiste da poco (dai due ai tre anni con prestazioni non sperimentali) e la diffusione, come ho detto all’inizio, cresce di ora in ora. E questa non è un’esagerazione: basta periodicamente fare un giro qui https://theresanaiforthat.com/. Nel lontano 1983 il matematico e scrittore Vernor Vinge iniziò a ri-parlare in termini di IA del concetto di singolarità tecnologica che un genio come John Von Neumann (il PC o lo smartphone che state usando per leggere queste righe è una macchina di Von Neumann) aveva descritto in termini generali nel 1958. Un fenomeno come l’esplosione delle applicazioni IA, con le potenziali conseguenze, fa pensare che avverrà davvero, e presto.


 

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