I ricercatori che lo hanno creato si sono premurati di assicurare che non si trattasse di un Pesce d’Aprile, anche se è stato presentato proprio il primo di questo mese. Ha l’aspetto di un pezzo di pongo molto morbido ma la cosa impressionante è che si muove da solo e con una capacità di deformazione molto elevata.
Il Prof Li Zhang, della Chinese University di Hong Kong, lo descrive come un oobleck, ossia un fluido la cui viscosità cambia secondo le condizioni: a volte si comporta come un solido, altre come un liquido. Si conoscono già altre sostanze con queste caratteristiche. Una, ad esempio, si ottiene miscelando acqua e amido di mais. Ma la novità di questo particolare oobleck è che si muove in modo complesso. La sua composizione è infatti borace (un ingrediente dei detersivi da cucina), alcool polivinilico e particelle magnetiche a base di neodimio (supermagneti). Applicando campi magnetici dall’esterno, l’oobleck si deforma, si muove e se lo si spezzetta si autoricostruisce. I ricercatori cinesi lo definiscono un robot, ma in realtà per ora è più un drone comandato a distanza (breve).
La sua finalità attuale è di fornire un campo di studio sulle proprietà degli oobleck magnetici, ma in futuro potrebbe essere utile per manipolare o recuperare oggetti in ambienti molto ristretti, anche all’interno del corpo umano. I cinesi fanno l’esempio di una batteria al litio ingoiata da un bambino. Oppure si potrebbe usare per riparare fili elettrici all’interno di un’apparecchiatura che non si può aprire. O anche per interromperli. Viene in mente il disinnesco di ordigni esplosivi. Più in là, è possibile pensare a utilizzare l’oobleck come rivestimento di un vero robot, dotato di intelligenza e generatori di campi magnetici, a cui conferirebbe capacità di manipolazione estremamente fini. Per ora il prof. Li Zhang assicura che al mix attuale è possibile aggiungere dei pigmenti: un oobleck fucsia farà meno spavento di uno nero opaco?
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