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Un punto di riferimento per la transizione alla mobilità elettrica

Intervista Vincenzo Verdino, PUNCH Torino


PUNCH Torino, già divisione PowerTrain di General Motors recentemente entrata a far parte del gruppo belga Punch, si sta candidando ad un ruolo di protagonista nella transizione energetica della mobilità, non solo su gomma. Punch Torino ha partecipato al recente Next Generation Mobility di Torino (18-20 maggio), da noi co-organizzato con Clickutility Team. Abbiamo chiesto a Vincenzo Verdino, Senior Chief Engineer dell’azienda, di sintetizzare l’impegno della società.


1. Punch e le aziende che l'hanno preceduta sono state protagoniste dei powertrain basati su motori a combustione interna. Ci può indicare qualche innovazione secondo lei significativa in questo ambito che vi ha visto protagonisti?


Le innovazioni più significative sono quelle che direttamente o indirettamente si collegano alla riduzione delle emissioni, siano esse gli ossidi di azoto o del particolato e della CO2 vale a dire l’aumento dell’efficienza. Potremmo quindi citare tutti i trattamenti della post combustione con catalizzatori sofisticati, ma anche pompe olio a cilindrata variabile, turbo compressori ad alta efficienza. Non dobbiamo dimenticare i sistemi di controllo elettronico della temperatura dell’acqua del motore per il fast warm up passando dalla riduzione delle masse con un uso estremo di alluminio e altri materiali leggeri, oltre alla riduzione degli spessori di componenti metallici. Vorrei infine citare lo sviluppo della combustione che è il nostro fiore all’occhiello e il nostro orgoglio, con camere di combustione sviluppate e brevettate internamente che hanno portato le nostre motorizzazioni ad essere un punto di riferimento importante in Fuel economy a livello internazionale.


2. Come Punch sta affrontando la transizione all'elettrico? Ritiene che le soluzioni intermedie ibride di vario tipo avranno spazio?


Punch sta affrontando la transizione in maniera attenta analizzando il mercato e le sue richieste/aspettative. Inoltre PUNCH ha avviato una profonda riorganizzazione identificando le competenze necessarie ad entrare nel campo delle propulsioni alternative e organizzando corsi di formazione per i propri dipendenti. Il percorso verso l’elettrificazione delle propulsioni necessariamente passa attraverso soluzioni ibride. Questo campo è ovviamente di nostro interesse anche per lo studio di ibridi, a batteria e celle combustibili.

Le soluzioni ibride sono già attuali e avranno lo spazio giusto per modulare la risposta alla domanda di elettrificazione almeno fino a quando l’infrastruttura di ricarica sarà sviluppata e consentirà al mercato di spostarsi su soluzioni di puro elettrico. Il concetto vale anche nell’ambito dell’idrogeno dove PUNCH, mentre sviluppa le soluzioni a Fuel Cell, lavora in parallelo sul motore a combustione di idrogeno.


3. Si dice spesso che la meccanica conterà meno nelle auto dei prossimi dieci anni. Ritiene, da tecnico, che sia così?

Affatto. Sia a livello veicolare che di propulsione la meccanica accompagnerà sempre lo sviluppo delle componenti elettriche, siano essi motori integrati negli assali, siano esse sospensioni in grado di ruotare anche di 360° le ruote. La meccanica e lo sviluppo dei materiali saranno anch’essi ancora fondamentali per la riduzione dei pesi senza compromessi verso le prestazioni e la sicurezza.


4. Una domanda finale: pensa che esista un possibile, sviluppo, o invenzione, o trend, che possa dirottare lo sviluppo della mobilità su strada dai binari "elettrici" su cui sembra avviata?


Io credo che non sia in vista almeno per ora e che a questo punto sarebbe difficile arrestare un simile processo. La domanda a cui ancora non si è data una risposta univoca e perentoria sono le fonti da cui si può produrre l’elettricità. Oggi si dibatte molto per capire quale sia il sistema migliore per utilizzare l’energia solare, pulita e disponibile, sia essa in forma fotoelettrica o eolica o idroelettrica. PUNCH sostiene che sia l’idrogeno ad ottimizzare nel tempo e nello spazio questo flusso, ma certamente il dibattito non è concluso. Semmai la domanda da porsi è la seguente: ci saranno campi solari e eolici a sufficienza per produrre energia che sia svincolata dai carburanti fossili? In caso la risposta fosse negativa allora si tratterebbe di cercare altre forme di energia verde.


Maggiori informazioni su PUNCH Torino: www.punchtorino.com


 

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